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Sulle Unioni civili la CEI viola il Concordato. Bagnasco, l’Uomo da un miliardo di euro

unioni-civiliOramai è un fuoco di fila. Le ultime dichiarazioni del cardinal Bagnasco, spintosi a mettere in dubbio che nel Parlamento italiano ci sia libertà di espressione e a chiedere pertanto il voto segreto sulla legge che finalmente riconoscerà le Unioni civili, rappresentano una violazione clamorosa dell’articolo 1 del Concordato. Bagnasco, infatti, è il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nominato dal Papa come un fiduciario, e in quanto tale tiene i rapporti con lo Stato italiano.  Accusare il Parlamento di non democraticità e interferire sui suoi lavori, è vietato dal Concordato e dal diritto internazionale. Bene ha fatto allora il segretario di Radicali italianiRiccardo Magi a chiedere che Renzi convochi subito l’ambasciatore della Santa Sede e dirgli che tale condotta è inaccettabile. Non è questione di libertà religiosa ma di rapporto tra Stato. Pensate se Hollande avesse detto le stesse cose cosa sarebbe accaduto. Oppure, pensiamo cosa avrebbero fatto OltreTevere se il capo del Governo italiano avesse detto che il Conclave era condizionato dalle lotte interne e chiesto la pubblicità dei suoi lavori. Peraltro, quella di Bagnasco è una vera  strategia fatta di dichiarazioni ripetute da settimane in contemporanea alla discussioni della legge sulle Unioni civili, anche tramite atti ufficiali della CEI.
Bagnasco, in realtà, si sente forte non certo di un’autorità morale che mi sembra neanche dentro la Chiesa gli riconoscano, bensì del miliardo di euro delle nostre tasse che ogni anno arriva nelle casse della CEI grazie alla truffa dell’otto per mille. E la cui gestione la stessa Corte dei conti ritiene poco trasparente se non opaca. Parafrasando un famoso telefilm americano degli anni ’80, Bagnasco è “l’Uomo da 1 miliardo di euro”.
A proposito, sarebbe bello sapere chi ha pagato le spese del Family day, se le diocesi e le associazioni che hanno contribuito ai costi ricevano a qualsiasi titolo, anche indirettamente, fondi dell’otto per mille.
Ma anche qui forse, come anche nel caso dei preti pedofili, si preferirà il segreto…

Comments (1)

  • Raffaele de Troia

    La vogliamo smettere, di elargire denaro a chi non ha bisogno. Un veccchio detto recita: Quando il ricco, prende al povero… il diavolo ride. L'8x mille va dato alla ricerca, dalla medicina al tecnologico, alle famiglie, che non possono permettersi niente.Etc.etc.No alla chiesa, la quale investe nelle multinazionali facendo utili da paura. Basti pensare, che lo Stato Pontificio ha la valuta aurea, senza un cent. di debito. Ogni anno accumula capitali da far paura. Tasse… il minimo indispensabile quando le paga!

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