In Parlamento i partiti ci rubano pure i diritti politici Reviewed by Momizat on . Alle 14 di oggi eravamo davanti al Parlamento per denunciare la bocciatura in Commissione affari costituzionali della Camera degli emendamenti alla legge eletto Alle 14 di oggi eravamo davanti al Parlamento per denunciare la bocciatura in Commissione affari costituzionali della Camera degli emendamenti alla legge eletto Rating: 0
You Are Here: Home » Blog » In Parlamento i partiti ci rubano pure i diritti politici

In Parlamento i partiti ci rubano pure i diritti politici

In Parlamento i partiti ci rubano pure i diritti politici

Alle 14 di oggi eravamo davanti al Parlamento per denunciare la bocciatura in Commissione affari costituzionali della Camera degli emendamenti alla legge elettorale che introducevano, anche per le campagne referendarie, la firma digitale e la semplificazione del meccanismo di autentica delle sottoscrizioni attraverso la delega ai cittadini stessi.

Elezioni e Referendum: Cosa Vostra” era scritto sul nostro striscione con accanto una foto gigante che ritrae Renzi, Berlusconi, Di Maio e Salvini sullo stile del film “Quei bravi ragazzi”.

Perchè eravamo lì? Per chiedere al Parlamento di restituire a tutti i cittadini il diritto di promuovere referendum e di presentarsi alle elezioni, oramai esclusiva solo dei grandi partiti, gli unici ad avere a disposizione gli autenticatori previsti dalla legge.

Ancora una volta, invece, i partiti hanno deciso di garantire solo a se stessi i diritti politici che la Costituzione riconosce a tutti. Per i referendum, nessuna novità, rimangono tutti gli ostacoli esistenti nella raccolta firme. Per le elezioni, la novità è che gli avvocati potranno fare un partito. Anzichè ai cittadini, l’estensione della facoltà di autenticare le firme è stata riconosciuta solo agli avvocati cassazionisti, così aumentando  le discriminazioni: quanti avvocati raccoglieranno firme per una lista che è contraria alla separazione delle carriere dei magistrati?

Nel corso del presidio Marco Gentili -CoPresidente dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica- , affetto da Sla2 che gli consente di muovere solo un dito, ha letto con il sintetizzatore vocale la lettera inviata a Renzi, Berlusconi, Di Maio e Salvini.

“Siete voi ad avere in mano i miei, i nostri diritti politici. Se volete, voi potete.” dice Gentili rivolgendosi ai leader di partito. “Non siamo qui a chiedere questo o quel sistema elettorale, siamo qui perché vogliamo sia garantito il principio fondamentale in una democrazia, l’uguaglianza tra i cittadini. Voi oggi, siete più uguali degli altri, anzi, siete gli unici a cui è concesso partecipare alla vita politica del Paese.Trovate l’accordo sul sistema di voto che preferite, ricordate però che senza firma digitale e riforma degli autenticatori molti cittadini non possono esercitare diritti politici fondamentali.Per molte persone che vivono un reale e serio svantaggio fisico, poi, il non poter usufruire di una firma telematica significa semplicemente essere tagliati fuori “

In piazza, insieme agli attivisti radicali Dario Amato, Susanna Sordini, Giacomo Campi e Mattia Moro, c’erano anche il leader dei Verdi Angelo Bonelli, venuto per sostenere l’iniziativa, e l’ex senatore Marco Perduca il quale ha affermato che “ Per non aggravare ulteriormente la mancanza di rispetto delle raccomandazioni del Consiglio d’Europa che prevedono modifiche di sistemi elettorali prima dei 12 mesi antecedenti le elezioni, il Parlamento deve garantire il pieno godimento dei diritti civili e politici all’elettorato attivo e pasivo anche grazie agli strumenti digitali”

Ma non ci fermiamo di certo.

La settimana prossima gli emendamenti saranno ripresentati in aula plenaria della Camera, e torneremo a dare battaglia. Qualora fossero di nuovo ignorati i nostri diritti costituzionali, non potremo che chiedere al Presidente Mattarella quel messaggio alle Camere per il quale, dal 13 maggio scorso, insieme ad altri siamo in Duran Adam davanti al Quirinale.

Intanto, con il professor Cesare Romano abbiamo presentato un’istanza di aggiornamento al Comitato diritti umani dell’Onu dinanzi al quale abbiamo portato a processo l’Italia per e dal 13 maggio ha in corso un Duran Adam davanti al Quirinale per chiedere al Presidente Mattarella di intervenire con un messaggio alle Camere-

SOSTIENICI!

FIRMA SU WWW.REFERENDUMACT.IT

Leave a Comment

© Mario Staderini by [zu']

Scroll to top