Duran Adam al Quirinale – terza settimana
Anche questo sabato prosegue il Duran Adam referendario, l’iniziativa di dialogo con il Presidente della Repubblica che ho iniziato il 13 maggio.
Come ogni sabato, sono rimasto in piedi davanti al Quirinale in attesa della risposta a questa domanda “Cosa deve fare un cittadino italiano che si vede negato un diritto fondamentale e che si è rivolto invano a tutte le istituzioni di questo Paese?”.
Mi rivolgo al Presidente Mattarella, infatti, dopo che Parlamento e Governo non sono voluti intervenire per restituire agli italiani i diritti referendari.
I referendum sono stati spesso traditi e sabotati, ma oramai persino raccogliere le firme è praticamente impossibile, perché una legge di 47 anni fa impone ostacoli che solo grandi partiti e sindacati possono superare.
Basterebbero poche righe per cambiare la legge, introducendo la possibilità di firmare online e affidando ai delegati del Comitato promotore il compito di attestare la veridicità delle firme raccolte, come accade negli Stati Uniti, in Svizzera e persino nella Repubblica di San Marino.
Il Duran Adam è una forma di espressione inaugurata in Turchia a piazza Taksim e consistente nello stare in piedi per ore in piazza. In Italia, lo facciamo con in mano penna e modulo, a mostrare come i cittadini siano pronti a raccogliere le firme se solo ci fossero autenticatori disponibili.
Sabato 20 maggio si è aggiunto Marco Gentili, giovane consigliere comunale di Tarquinia affetto da SLA2, che ha consegnato la sua lettera al Presidente sottolineando che la firma on line consentirebbe a chi come lui ha difficoltà di movimento sia di firmare i referendum che di attivarsi online per farli firmare. Si è poi unito al Duran Adam tenendo sulle gambe un tablet, con il quale potrebbe esercitare a pieno i suoi diritti costituzionale se ci fosse la firma telematica.
A Milano, Cappato, Bonvincini e altri militanti referendari hanno fatto un Duran Adam davanti a Regione e Comune che da piu di un anno bloccano i diritti referendari a livello locale.
Oggi in piazza sono venuti anche il professor Romano Scozzafava, ordinario di Calcolo delle Probabilita’ all’Università di Roma “La Sapienza” e Leopoldo Grifeo Macchina, protagonisti della raccolta firme in tante campagne referendarie radicali.
Nel frattempo, la prossima settimana alla Camera si inizierà a discutere della nuova legge elettorale: tra gli emendamenti da votare, ci sono anche quelli presentati dalla deputata Mara Mucci e sostenuti da Radicali italiani, che supererebbero il problema degli autenticatori introducendo la firma online.
