Pjanic alla Juve? Son tutti voti per la Raggi

Cosa c’entra Pjanic con la Raggi, mi direte voi. È un divertissement, ma ora ci arrivo.

La vendita per una mera questione di soldi di Pjanic alla Juventus suscita -oggettivamente- sentimenti negativi nei 2/3 di Roma che tifano giallorosso. Fosse fosse al Barcellona, al Paris Saint Germain, ma alla Juve (!), odiata avversaria a cui si regala qualità per vincere la Champions League, loro ossessione di una vita.

Mr Pallotta, in questi giorni sbarcato a Roma per occuparsi della costruzione del nuovo stadio con annesso business center e annunciare il contratto a Totti, che a sua volta dichiarava il suo sì alle Olimpiadi, non ne esce affatto bene. E neanche la sua priorità per uno strampalato progetto di stadio.

In soldoni, il popolo romano non è scemo, sa che si tratta di una speculazione e anche un po’ opaca.  Solo che il giudizio rimaneva sospeso, visto che “vabbeh, le avete fatte una marea di porcate in città, di speculazioni senza vergogna, questa almeno aiuta la As Roma che per noi è una cosa grande, a ‘sto punto forse meglio così tanto altrimenti la faranno altri che guadagnerebbero soldi senza dare nulla al sociale.”

Se però lo zio d’America smembra la squadra per il quinto anno consecutivo in maniera umiliante, senza subito comprare un fenomeno, il ragionamento prevalente è presto fatto: “ magari si poteva pure chiudere un occhio sulla speculazione legata allo stadio, ora però, siccome lo stadio ha i tempi della Metro C, se nel frattempo devo fare pure il vassallo della Juve, sai che ti dico, Pallotta vai a quel paese tu e tutti quelli che ti vogliono regalare lo stadio senza che neanche investi sul club.”

Si vota tra pochi giorni, e il candidato sindaco che chiede voti per fare questo stadio della Roma ( e le Olimpiadi) non è Virginia Raggi.