Domus Aurea, Staderini: il crollo è il risultato di politiche clericali Reviewed by Momizat on .   Patrimonio archeologico discriminato nella destinazione dei fondi pubblici.   Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario Nazionale di Radicali Italiani   Il   Patrimonio archeologico discriminato nella destinazione dei fondi pubblici.   Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario Nazionale di Radicali Italiani   Il Rating:
You Are Here: Home » Blog » Domus Aurea, Staderini: il crollo è il risultato di politiche clericali

Domus Aurea, Staderini: il crollo è il risultato di politiche clericali

 
Patrimonio archeologico discriminato nella destinazione dei fondi pubblici.
 
Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario Nazionale di Radicali Italiani
 
Il crollo del soffitto della Domus Aurea non è solo il frutto di una serie di gestioni commissariali dei beni culturali governate dalla logica dell’emergenza e degli affari.
È  il risultato di una politica dei beni culturali che da decenni marginalizza il patrimonio archeologico e, più in generale, il patrimonio artistico “non cattolico”.
Da anni oramai, Governo ed enti locali riservano prevalentemente all’arte sacra ed ai beni ecclesiastici i fondi pubblici dedicati ai restauri e alla conservazione di monumenti .
Si tratta di una vera e propria scelta politica, perseguita attraverso il luciferino sistema dell’otto per mille, per il quale ogni anno decine di milioni di euro delle quote statali sono riversati su beni della Chiesa cattolica, ma anche attraverso i provvedimenti della Protezione civile e quelli assunti, in maniera assolutamente opaca, dalla società Arcus, controllata dal Ministero dei Beni culturali.
Accade così che, a causa della mancanza di fondi e di determinazioni, pioggia e radici facciano crollare parti irripetibili delle Mura aureliane, della Domus Aurea, rischio che corrono da tempo il Palatino, Villa Adriana e tanti siti dell’epoca romana ed etrusca presenti in Italia.  È emblematico che per arginare il degrado in cui versa il Colosseo occorra elemosinare l’intervento di sponsor privati, a cui peraltro si deve anche l’intervento parziale di 15 anni fa.
Discriminare il nostro patrimonio archeologico è una scelta politica di carattere squisitamente clericale, convergente con il Progetto culturale cui dal 1994 lavora il Cardinal Ruini e con l’ulteriore obiettivo di drenare verso il turismo religioso le ingenti somme legate ai viaggi motivati dall’arte.
© 2010 Partito Radicale. Tutti i diritti riservati

Leave a Comment

© Mario Staderini by [zu']

Scroll to top