Sondaggisti del mio Stivale Reviewed by Momizat on . Che dei sondaggi italiani non ci si potesse fidare, anzi, che fossero utilizzati come mero strumento di propaganda dai media (a loro volta condizionati da confl Che dei sondaggi italiani non ci si potesse fidare, anzi, che fossero utilizzati come mero strumento di propaganda dai media (a loro volta condizionati da confl Rating: 0
You Are Here: Home » Blog » Sondaggisti del mio Stivale

Sondaggisti del mio Stivale

Sondaggisti del mio Stivale

Che dei sondaggi italiani non ci si potesse fidare, anzi, che fossero utilizzati come mero strumento di propaganda dai media (a loro volta condizionati da conflitti di interesse e lottizzazioni), lo avevo denunciato per tempo e lo avevamo dimostrato con una inchiesta resa pubblica da Radicali italiani 1 mese fa.
Quando accaduto con gli istant poll ieri e con i sondaggi di mesi fa era più che prevedibile: il limite scientifico dei sondaggi è che vengono fatti con poche interviste, alti tassi di rifiuto e prevalentemente con telefonate ai numeri fissi (che rappresentano solo il 556% degli italiani). In pratica, secondo quanto dichiarato dai sondaggisti nel solo 2012 quasi 6 milioni di italiani avrebbero dovuto essere stati contattati!!
I limiti professionali della loro attendibilità sono i conflitti di interesse e le capacità di cattura dei committenti autorevoli, cioè i media.
Dopo la nostra inchiesta, è finalmente saltato il coperchio e lo stesso Pagnoncelli ha dichiarato che i sondaggi sono un rischio per la democrazia perchè ridotti a propaganda.

Ma vediamo cosa è accaduto rispetto alle ultime previsioni rese note dai media prima del divieto di pubblicazione, ovvero 15 giorni prima del voto.
Dai dati che riporto di seguito, presi da sondaggipoliticielettorali.it, la sovrastima maggiore tra sondaggio e voto reale l’ha avuta il Partito Democratico (in particolare da Ipsos) mentre il più sottostimato è stato M5S (in particolare da Ipsos e Euromedia research). Per il Pdl le previsioni non si sono discostate così tanto dal voto reale, mentre Monti invece è stato sovrastimato da Ipsos.
Se guardiamo le coalizioni, ecco cosa hanno visto i 5 milioni di spettatori medi di Ballarò nella puntata di martedì 5 febbraio: coalizione Bersani 36,7%; coalizione Berlusconi 28%; coalizione Monti: 15%. Cioè 9 punti di distacco tra Bersani e Berlusconi, roba da dormire tranquilli.
In pratica, tutto un altro film rispetto al voto reale che è stato: Bersani 29,54%; Berlusconi 29,18%; Monti: 10,5%. Ovviamente più il M5S al 25,5%.

Ecco i dati in dettaglio, al netto degli indecisi/astenuti che erano all’epoca dei sondaggi intorno al 25%.

Prendiamo il Partito Democratico: con domande effettuate il 4 febbraio, Ipsos (quelli di Ballaro’) lo dava al 31,8%; con domande fatte il 5 febbraio Tecnè (quelli de L’Unità) al 29%; con domande fatte il 5/6 febbraio, Swg (quelli di Agorà) al 29,5%; con domande del 5/6 febbraio, Euromedia research (i preferiti da Berlusconi) al 29,8%.
Risultato reale alla Camera: 25,4%

Prendiamo ora il PDL: 18,5% per Ipsos; 20,7 per Tecnè; 19,5 per Swg; 23,1% per Euromedia
Risultato alla Camera: 21,56%

Prendiamo ora M5S: 14,5% per Ipsos; 16,3% per Tecnè; 18,8% per Swg; 14,5%% per Euromedia
Risultato alla Camera: 25,5%

Prendiamo ora Scelta vivica Monti: 10,1% per Ipsos; 8,5% per Tecnè; 9% per Swg; 8% per Euromedia
Risultato alla Camera: 8,3%

Prendiamo ora Rivoluzione civile: 4,3% per Ipsos; 5,2% per Tecnè; 4,1% per Swg; 3,8% per Euromedia
Risultato alla Camera: 2,25%

Le ultime due settimane sono state sicuramente decisive per spostare gli indecisi, che sono andati evidentemente in buona parte al M5S. Rimane però il fatto che alcuni errori, in particolare quelli relativi al Partito democratico, non sono spiegabili con gli spostamenti determinati dagli indecisi. Ne con la debolezza della campagna elettorale del Pd, che è stata costante nel tempo. Un’idea ce l’ho, ed è legata alla questione “committenze”.
Ma chi ha altre idee, le posti qui sotto

Comments (1)

Leave a Comment

© Mario Staderini by [zu']

Scroll to top