ITALIANS FOR LESSIG 2016 – A.A.A. Cercasi U.S. citizen per Lessig Presidente Reviewed by Momizat on . Liberare la politica dai soldi e rendere i cittadini davvero uguali.  E' questo il cambiamento fondamentale di cui la nostra democrazia ha un disperato bisogno Liberare la politica dai soldi e rendere i cittadini davvero uguali.  E' questo il cambiamento fondamentale di cui la nostra democrazia ha un disperato bisogno Rating: 0
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ITALIANS FOR LESSIG 2016 – A.A.A. Cercasi U.S. citizen per Lessig Presidente

ITALIANS FOR LESSIG 2016 – A.A.A. Cercasi U.S. citizen per Lessig Presidente

Liberare la politica dai soldi e rendere i cittadini davvero uguali.  E’ questo il cambiamento fondamentale di cui la nostra democrazia ha un disperato bisogno e che, oggi, Lawrence Lessig può aiutarci a realizzare.

E se ci riuscirà negli Stati uniti, allora sarà possibile anche in Italia.

Per farlo è pronto a candidarsi alle Primarie del Partito democratico come Presidente degli Stati Uniti, ma solamente se raccoglierà 1 milione di dollari entro il 7 settembre 2015 attraverso piccole donazioni esclusivamente da parte di cittadini USA, esclusi lobbysti, imprese e PAC (political action committee).

Lessig si propone di rimanere presidente solo il tempo necessario a far approvare questa riforma, il Citizen Equality Act, per poi lasciare la poltrona al vicepresidente (Clinton, Sanders,  Biden, o altri del Partito Democratico). In pratica, un “Referendum President”, per fare quella riforma che nessuno avrà altrimenti la forza di fare.

COSA VUOLE FARE LESSIG?

Vuole restituire valore al principio fondamentale delle democrazie: tutti i cittadini sono uguali. Ebbene, oggi non è così: in ogni elezione, negli Usa come in Italia, la “partita” è truccata e gli elettori vengono chiamati a ratificare con il loro voto le scelte fatte da altri, cioè dai pochi grandi potentati economici che finanziano la politica e impongono di fatto i loro candidati.

Si prevede che per le presidenziali USA del 2016 saranno spesi oltre 6 miliardi di dollari, gran parte dei quali provenienti da poche centinaia di miliardari o corporations.  Già oggi, per le Primarie, sono stati raccolti complessivamente circa 400 milioni di dollari, oltre il 50% dei quali provenienti da 400 famiglie, tra cui 62 persone che hanno versato più di un 1 milione di dollari. Spesso si tratta di persone che vivono negli stessi quartieri, frequentano i medesimi circoli, hanno amicizie e affari comuni: la metà di questi grandi donatori vive tra New York, Dallas e Houston.

Analoga situazione per le elezioni del Congresso degli Stati Uniti, dove senatori e deputati sono catturati dai soldi illimitati di quello che Eisenhower definì il complesso militare-industriale.

Lessig vuole ribaltare questo meccanismo attraverso il Citzizen equality act, che prevede in particolare un nuovo sistema di finanziamento della politica dove a contare in ugual modo saranno i cittadini, le persone fisiche che vanno a votare e non le persone giuridiche che fanno affari. Le campagne presidenziali e per il Congresso saranno finanziate soprattutto dai cittadini, quindi, e con un limite di donazione molto basso. Oggi, invece, oltre il 50% delle donazioni sono superiori ai 100 mila dollari! Fino a quando in candidati saranno finanziati da miliardari e corporations, non sarà possibile riformare Wall street, introdurre leggi contro il cambiamento climatico,  o qualsiasi altra riforma che non convenga ai finanziatori.

Nel pacchetto di riforme per restituire uguaglianza ai cittadini vi sono anche dei correttivi a peculiarità americane: si vuole che le elezioni si tengano in un giorno di festa nazionale e tutti i cittadini siano automaticamente registrati; che venga posto fine al gerrymandering, un trucco utilizzato per ridisegnare i collegi maggioritari.

PERCHè ITALIANS FOR LESSIG

Se solamente riuscisse a candidarsi, muterebbe il dibattito politico che porterà al prossimo Presidente degli Stati Uniti e, in questo modo, anche il dibattito mondiale sulla crisi delle democrazie.

Perché se Lessig sarà candidato, l’urgenza di riformare le nostre democrazie malate e corrotte entrerà per la prima volta nel dibattito per l’elezione del Presidente più influente al mondo. Se negli USA ci fosse più democrazia, sarebbe meglio per tutti perché solo allora saranno possibili riforme oggi bloccate dall’intreccio di interessi e affari tra gruppi industriali e politica.

Se negli USA si parlerà di riformare la democrazia, sarà più probabile che anche in Italia si apra un dibattito simile.

Anche, ma non solo, rispetto al nostro sistema di finanziamento della politica: dopo la truffa che ha permesso ai partiti italiani di incassare 2,7 miliardi di euro dal 1994, ancora oggi le persone giuridiche (società di capitali, cooperative, enti non commerciali) possono effettuare donazioni ai partiti fino a 100 mila euro. Un esempio dell’effetto corruttivo? Mafia Capitale, con la cooperativa di Buzzi che versava di qua e di là, consentendo ai politici di essere rieletti attraverso la cura delle clientele da tradurre in preferenze di voto.

COSA PUOI FARE

Aderisci e utilizza la pagina facebook “Italians for Lessig 2016”, che insieme ad alcuni amici abbiamo creato per sostenere la campagna Lessig 2016.

Se sei un U.S. citizen, dona entro il 7 settembre il tuo contributo qui https://lessigforpresident.com/donate/

Se conosci un U.s. citizen, segnala al tuo amico la campagna di Larry Lessig e convincilo a fare una donazione

Per saperne di più su Lessig 2016: https://lessigforpresident.com  

 

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© Mario Staderini by [zu']

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